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Grandi team e atleti sponsorizzati da Castelli
Castelli ha scritto un pezzo importante di storia del ciclismo. Se ci guardiamo indietro nel tempo, ci accorgiamo subito di come lo scorpione abbia avuto fin dalla sua nascita un ruolo chiave nel rivoluzionare l'abbigliamento ciclistico, e di come questo successo sia in gran parte frutto delle continue vittorie che arrivano dai professionisti che il brand sponsorizza. Infatti, molti dei momenti indimenticabili che questo sport ci ha regalato negli anni sono in qualche modo legati a Castelli. Come dimenticare il trionfo di uno strepitoso Bernard Hinault nella storica edizione della Flèche Wallonne del 1983 o l'emozionante e al contempo inattesa conquista della Paris-Roubaix 2011 da parte del gregario Johan Vansummeren? Ecco, ciò che unisce queste due vittorie distanti quasi 30 anni l'una dall'altra è il fatto che entrambi gli atleti indossavano lo scorpione. Ma ripercorriamo assieme i 50 anni di storia del brand, focalizzandoci sui principali team e campioni con cui Castelli ha collaborato.

ANNI 70' e 80'

Come già sappiamo, Castelli fu fondata nel 1974. In quegli anni non si parlava di sponsorship come la intendiamo ora, anzi gli sponsor quasi non esistevano ancora. A partire dal 1972, erano già stati fatti dei tentativi di sponsorship ma in altri sport, come il calcio. Castelli fu una delle prime aziende ad entrare di prepotenza nel giro degli sponsor del mondo del ciclismo.

Nel 1977, pur non mostrando ancora nei capi il logo dello scorpione, Castelli aveva già cominciato a fornire abbigliamento ad uno dei team più vincenti dell'epoca, la Brooklyn, che in quell'anno, tra gli altri, aveva in rosa un certo Giovanni Mantovani.

Gli anni 80' cominciarono alla grande, a partire dalla collaborazione con il team Inoxpran (poi Carrera) di Giovanni Battaglin che vinse Giro d'Italia e Vuelta a España nel 1981. Nel 1982 Castelli trovò un accordo con il neonato team italiano Atala-Campagnolo per la fornitura di abbigliamento ciclistico. Il rapporto si interruppe nel 1989, anno in cui il team venne sciolto. Di questo team entrò a far parte anche il giovane sprinter svizzero Urs Freuler, il cui palmares vanta 10 medaglie d'oro ai mondiali su pista e la testa della classifica a punti del Giro d'Italia 1984.

Nel frattempo, Castelli fu sponsor di altri team storici. Tra il 1982 e il 1984 fornì l'abbigliamento al team Del Tongo-Colnago capitanato dal mitico Giuseppe Saronni, vincitore del Giro d'Italia 1979. Vestendo Castelli, Saronni si aggiudicò anche il Giro d'Italia 1983, oltre a numerose altre gare. Nello stesso anno, Castelli collaborò con il team francese Renault Elf Gitane di Bernard Hinault e con il team Malvor Bottecchia che l'anno dopo accolse Mantovani nel suo roster. Con lo scorpione addosso, Hinault vinse la Flèche Wallonne e la Vuelta. Nel 1985, grazie alle collaborazioni con Gis Gelati e il team statunitense 7-Eleven, Castelli ebbe anche l'opportunità di vestire il fresco campione del Giro d'Italia 1984 Francesco Moser e colui che, invece, lo vincerà nel 1988, ovvero Andrew Hampsten. Sempre nel 1985, Castelli ebbe a che fare anche con un altro team italiano, il team Sammontana-Bianchi di Paolo Rosola. Nel 1989, Castelli sponsorizzò il team francese minore Fagor-MBK.
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ANNI 90'

Dopo i primi anni trascorsi come sponsor tecnico del team Lotto-Mavic e Lotto-Caloi, nel 1994 Castelli collaborò con il team Brescialat-Refin Ceramiche, mentre nel 1995 fu la volta del team Mercatone Uno-Saeco di Mario Cipollini.

Il 1996 fu l'anno della Roslotto e della nazionale italiana di ciclismo alle Olimpiadi di Atlanta. In quell'occasione Castelli vestì anche la mountain biker Paola Pezzo che vinse l'oro olimpico nel cross country, sua specialità in cui si ripetè quattro anni dopo alle Olimpiadi di Sydney.

Verso la fine del decennio, nel 1998 e 1999, Castelli fornì l'abbigliamento al team Once-Deutsche Bank (oggi Astana) del campione francese Laurent Jalabert.
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ANNI 2000

Gli anni 2000 si aprirono con la partnership con il team di debuttanti Phonak e procedettero con la sponsorizzazione del team CSC Tiscali di Jalabert e Andrea Peron nel 2002.

Nel 2007 Castelli trovò un accordo con la Saunier Duval, che in quell'anno aveva una rosa di tutto rispetto composta da grandi ciclisti come Gilberto Simoni, Iban Mayo, David Millar, Leonardo Piepoli e Manuele Mori.

Nel 2009 Castelli iniziò la collaborazione con il CerveloTestTeam, un progetto biennale nato principalmente per testare le innovazioni di quel periodo. Di questo team facevano parte il campione del mondo in linea Thor Hushovd e l'australiano di origine tedesca Heinrich Haussler. Il rapporto con questi due ciclisti si estese anche alle due stagioni successive, dato che nel 2011, una volta terminato il progetto, essi entrarono a far parte del neonato team Garmin-Cervélo sponsorizzato da Castelli.
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DAL 2010 AD OGGI

La cooperazione tra Castelli e il team Garmin (che nel 2015 diventò Cannondale) si protrasse fino al 2016. In questi anni, Castelli arricchì ulteriormente il suo palmares grazie a numerosi successi come il Giro d'Italia vinto da Ryder Hesjedal nel 2012 e la Paris-Roubaix conquistata inaspettatamente da Johan Vansummeren nel 2011.

Contemporaneamente, negli anni 2013, 2014 e 2015, Castelli fornì l'abbigliamento al team sudafricano MTN-Qhubeka del nostro ambassador Jim Songezo.

Dal 2017 al 2021, Castelli ha lavorato assieme al team Sky, diventato poi team Ineos e successivamente Ineos Grenadiers. Corridori del calibro di Chris Froome, Geraint Thomas, Tao Geoghegan Hart, Egan Bernal e Filippo Ganna hanno vestito Castelli in questi anni. Con Froome sono arrivati i trionfi al Tour de France 2017, alla Vuelta a España 2017 e al Giro d'Italia 2018; Thomas si è aggiudicato il Tour de France 2018, Tao il Giro d'Italia 2020, Bernal il Tour de France 2019 e il Giro d'Italia 2021. Ganna ha ottenuto diverse vittorie di tappa, oltre agli importanti risultati raggiunti con la nazionale italiana, sempre vestita da Castelli: su strada campione del mondo nella prova a cronometro nel 2020 e 2021, mentre su pista campione olimpico nell'inseguimento a squadre a Tokyo 2020, campione del mondo nell'inseguimento individuale nel 2019 e 2020, e nell'inseguimento a squadre nel 2021.

Dal 2022, lo scorpione collabora con il team belga Soudal Quick-Step (prima Quick-Step Alpha Vinyl) dei campioni Remco Evenepoel e Julian Alaphilippe. Da quando indossa Castelli, Remco ha vinto la Vuelta a España nel 2021, la Liegi-Bastogne-Liegi e la Classica di San Sebastián nel 2022 e 2023, l'UAE Tour nel 2023, oltre ad alcune vittorie minori.
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