C'è un proverbio norvegese; i bambini norvegesi nascono con gli sci, ma non ho ricevuto quel promemoria.

Il ciclismo invernale norvegese non riguarda i sentieri. Siamo fortunati ad avere grandi foreste, con numerose strade sterrate, alcune per la silvicoltura, altre per l'accesso a case vacanza immerse nella natura. Queste strade ricevono una bellissima copertura di neve, che poi viene sgombrata fino a una sottile e dura crosta di neve e ghiaccio. Quindi, immagina strade forestali congelate, con una miscela di copertura dura e cristallina, a volte anche con una soffice spolverata di neve fresca.

È un paradiso per i ciclisti, e per la maggior parte dei norvegesi queste strade sono a pochi passi da casa loro. Per noi che pedaliamo vicino alla capitale Oslo, c'è la magnifica Nordmarka. Un'area forestale vasta, con una parte centrale di circa 300 chilometri quadrati di boschi, ma con aree adiacenti che raggiungono un totale di quasi 600 chilometri quadrati. Durante l'estate, quest'area è attraversata da oltre 500 chilometri di strade sterrate, ma in inverno solo circa 200 chilometri vengono sgombrati dalla neve. Alcune giornalmente, altre secondo necessità. Ricorda, gli stessi boschi hanno oltre 1000 km di piste da sci, quindi è un paradiso all'aperto!

Questo non è un percorso per fatbike lente, ma per bici da gravel e ciclocross su percorsi veloci e duri. È pedalare seguendo il terreno e le condizioni, da appena sotto lo zero fino a venti gradi sotto zero. Dove altri vedono una fredda giornata invernale perfetta per sciare, io vedo un'altra bellissima giornata in bici.

Per me, pedalare nei boschi in inverno è la sensazione perfetta di equilibrio. Devo andare veloce per restare in piedi, ma allo stesso tempo rimanere in controllo sulle condizioni scivolose. Devo pedalare forte per restare caldo, ma comunque lento per non sudare. E voglio pedalare a lungo, per il divertimento, ma tornare a casa prima che sia troppo buio per vedere la strada. L'equilibrio sta tra sicurezza e avventura, non è mai difficile immaginare le conseguenze di una scelta durante queste pedalate. Alcuni giorni pedali sapendo che è quasi troppo freddo per fare riparazioni, devi poter contare sul tuo equipaggiamento, e su te stesso per completare la pedalata senza problemi e tornare a casa sano e salvo.

Prima di tutto, ovviamente, hai bisogno di una bici e devi prepararla per le condizioni. Pneumatici invernali, spesso con lunghi chiodi per mantenerti in movimento. Poi devi assicurarti che la bici funzioni al freddo, cambiare la lubrificazione con viscosità specifiche per l'inverno, pulire e riapplicare tutto il grasso nei collegamenti dei cambi che potrebbero essere stati contaminati dall'umidità durante l'estate. Qualsiasi cosa con acqua si ghiaccia, quindi devi isolare o sostituire l'acqua con una lubrificazione asciutta e pulita. I freni a disco possono iniziare a comportarsi in modo strano al freddo, quindi è sempre saggio fare una buona spurgatura del sistema prima dell'inverno. Porto un normale kit di ricambi e riparazioni anche in inverno, ma aggiungo anche delle confezioni di calore chimico e una coperta termica d'emergenza nel portautensili sotto il mio sedile.

Ed è ovviamente per questo che sto scrivendo qui. La stratificazione è fondamentale, e l'aria isolante è tua amica. A contatto con la pelle uso il Miracolo Wool base layer. Questa maglia a maniche lunghe in lana merino a rete fine intrappola uno strato d'aria vicino al corpo e aiuta a trasportare l'umidità dalla pelle rapidamente. Successivamente, applico uno strato base Flanders Warm, questo è il mio strato isolante principale, e anche un ottimo strato di trasferimento per la sudorazione.

I pantaloni con bretelle funzionano bene da soli, ma ho alcuni trucchi per estenderne il comfort. Non indosso mai nulla tra il fondello e la pelle, ma aggiungo dei scaldaginocchia Thermoflex e delle calze Bandito Wool 18 che allungo fino all'orlo inferiore degli scaldaginocchia. Sopra questo, indosso i pantaloni con bretelle Sorpasso RoS Wind. Lo strato base diviso sulle gambe mantiene la flessibilità e il movimento sotto i pantaloni con bretelle. Quindi, questa è la base e le gambe coperte, cerchiamo delle giacche.

Una buona giacca invernale deve proteggerti dagli elementi, ma comunque essere ben ventilata. Deve mantenere il calore essenziale, ma lasciare fluire l'umidità. Inoltre, deve adattarsi ai tuoi strati base, e magari a un ulteriore strato isolante, come un Pro Thermal Mid Vest. Con la giacca Alpha RoS 2 ottieni anche uno strato extra di isolamento cucito con il gilet integrato.

Per quanto riguarda i guanti, un paio di Estremo Gloves ha dimostrato il suo valore per sopravvivere al freddo estremo. Puoi anche aumentare la quantità di isolamento aggiungendo un sottoguanto sottile (in seta) quando necessario.

Oslo, Norway